Se stai leggendo questo libro, sarai interessato alle capacità della mente umana. Nulla svilisce o insulta tali capacità più di credere di avere poteri paranormali. Le risposte facili soddisfano i semplici. Personalmente non capisco perché qualcuno dovrebbe avere bisogno di un regno paranormale, o di “qualcos’altro” per rendere questo mondo o questa vita più ricchi o più misteriosi. Eppure vedo che tali sistemi di credenze offrono con successo alla mente risposte semplici e un significato immediato che fa appello al sentimento, perciò comprendo che per molti, soprattutto per le persone indottrinate in tenera età, tale semplicità di risposte e immediatezza di senso possano essere irresistibili. Ancora una volta, l’irresistibilità in sé e il perché della sua esistenza sono sicuramente molto più affascinanti dei concetti finti che essa potrebbe suscitare nella mente di un credente. Sono ancora affascinato dall’idea dei fantasmi e degli angeli e sono attirato dalle grandi storie del paranormale. Le amo perché, come tutti, mi piace quell’energia e quel brivido che danno all’immaginazione. L’ignoto ci fa provare fremiti di eccitazione. Però sono solo storie, e il fatto che ci sia molto che non comprendiamo non significa che tali cose non saranno mai comprese, un giorno. Dobbiamo capire e stabilire i limiti esterni di ciò che è “normale” o “sensoriale” prima di poter definire qualcosa come “paranormale” o “extrasensoriale”. Fino ad allora, considerare qualcosa come inequivocabilmente paranormale significherà porre un limite alla curiosità e alla volontà di apprendere. E applicando facili definizioni e semplici significati, soddisfacenti per chi non ama pensare e snobbati da chi invece ama farlo, priveremo noi, la nostre mente, il nostro mondo e il nostro universo della loro incredibile complessità, energia e ricchezza. Detto con le parole di Douglas Adams (citato da Richard Dawkins all’inizio del suo bellissimo libro L’illusione di Dio), “Non è sufficiente godere della bellezza di un giardino? Che bisogno c’è di credere che nasconda delle fate?”.
Tratto dal libro “Il Mentalista. I trucchi della mente” di Derren Brown. Per ulteriori informazioni clicca qui